“Zaia firma un’ordinanza per vietare il lavoro all’aperto nelle ore più calde. Bene, ma serve di più. Quando le persone muoiono di caldo, non basta un divieto estivo last minute: serve una strategia strutturale.
E non basta fermare il lavoro nei campi o nei cantieri: il caldo uccide anche nei capannoni industriali, nelle fabbriche senza ventilazione, nelle case di riposo senza condizionatori, nelle abitazioni degli anziani soli, spesso senza assistenza e con impianti obsoleti. Uccide nelle nostre città dove non sono stati creati veri e propri boschi diffusi urbani e parcheggi alberati ma dove le isole di calore colpiscono infallibilmente i soggetti più fragili e deboli. Questi sono i luoghi in cui si consuma il vero dramma climatico.
Zaia ci invita al controllo di vicinato e scarica il peso sui cittadini, ma è proprio questa Regione ad aver tagliato i fondi ai servizi territoriali, a non aver adeguato le strutture pubbliche, a non aver investito su una vera strategia di adattamento climatico. Altro che controllo di vicinato: servono politiche pubbliche all’altezza della crisi.
Il riscaldamento globale è in atto da anni e la destra invece di adattare le politiche pubbliche costruisce nuove strade, consuma suolo, indebolisce l’ambiente, ci indebita con grandi opere e infrastrutture anacronistiche e dannose per l’ambiente ed il futuro.” Lo dichiara il Consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde).