STRASBURGO, 9 LUGLIO 2025 – “È inaccettabile che il Parlamento europeo si limiti a prendere atto del protocollo Italia-Albania in materia di migrazione, nell’ambito della relazione della Commissione sull’Albania. Esprimiamo profonda preoccupazione per le gravi implicazioni in materia di diritti umani derivanti da tale accordo, che potrebbe violare il diritto europeo. Crediamo fortemente che i problemi migratori non si risolvano limitando i diritti umani e che questo modello plasmato dal governo Meloni sia solo un inutile sperpero di denaro pubblico,” dichiara l’eurodeputata della delegazione italiana dei Verdi, Cristina Guarda, commentando la Risoluzione sulle relazioni 2023 e 2024 della Commissione sull’Albania al voto oggi a Strasburgo.
“Accogliamo con favore l’impegno costante dell’Albania nel proseguire sul proprio percorso europeo e riconosciamo i significativi progressi compiuti, così come il forte e continuo sostegno all’integrazione europea da parte della popolazione albanese. L’Albania ha intrapreso una profonda riforma del proprio sistema giudiziario, i cui effetti positivi iniziano ora a manifestarsi. Tuttavia, permangono gravi carenze in settori fondamentali come la libertà dei media, la qualità dell’amministrazione pubblica e la lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione. Esprimiamo inoltre preoccupazione per le crescenti pressioni politiche sul potere giudiziario. Riteniamo che sia giunto il momento di superare l’elevata polarizzazione politica che caratterizza la scena politica albanese, una condizione che frustra i cittadini e danneggia la cultura democratica del paese,” conclude.
