Venezia, 11 luglio 2025 – Sta per arrivare in Consiglio Regionale il Progetto di Legge n. 337 sull’assestamento di bilancio 2025, già approvato nell’ultima seduta della IV Commissione, nonostante non preveda un solo euro per le materie di competenza della stessa Commissione come il contrasto a mafie e corruzione. I numeri parlano chiaro: nuovo debito per 128 milioni di euro, che porta l’indebitamento complessivo dell’anno a oltre 303 milioni, a fronte di appena 38,5 milioni di nuove risorse. Il totale disponibile, 166 milioni, è del tutto insufficiente per affrontare le vere emergenze del Veneto.
“Non c’è trippa per gatti – dichiara Andrea Zanoni, Consigliere regionale di Europa Verde e presidente della IV Commissione – mentre si continua a finanziare le Olimpiadi Milano-Cortina con altri 500.000 euro, si destinano solo 500.000 euro alle calamità naturali, una cifra ridicola se pensiamo a quanto accaduto pochi giorni fa con l’esondazione del Meschio a Cordignano e Vittorio Veneto dove decine di cittadini sono andati sott’acqua. Servirebbero cento volte tanto!”
Tra le voci più critiche, anche quella relativa alla Legge 39/91 sulla sicurezza stradale, che vede un incremento di soli 3 milioni di euro. “Nel bando di giugno 2025 sono arrivate 327 richieste da Comuni veneti per marciapiedi, rotatorie, piste ciclabili. Solo 40 saranno finanziati per mancanza di fondi avendo il bilancio destinato solo 14,5 milioni. Ne servirebbero almeno altri 105 milioni!”, denuncia Zanoni.
Grave anche l’assenza di fondi aggiuntivi per la Legge 48/2012 sulla legalità e la lotta alle mafie. “Zero euro in più per contrastare la criminalità organizzata, mentre il procuratore Gratteri ha appena lanciato l’allarme sulla presenza della ‘ndrangheta nel Veronese e nel Veneziano. Il Veneto è diventato un hub per il riciclaggio di denaro, e la Regione fa finta di nulla”, attacca il consigliere.
Il nuovo Rapporto Ecomafia 2025 di Legambiente conferma l’allarme: il Veneto è nono in Italia per reati ambientali, con 1.823 reati accertati, 1.721 persone denunciate e 211 sequestri. Venezia è la provincia più colpita, seguita da Vicenza e Treviso. “Alla faccia della transizione ecologica: ai parchi regionali vanno solo 60.000 euro, una vera elemosina!”, conclude Zanoni.