Caccia, ZANELLA: LOLLOBRIGIDA RINUNCI AL SUO DDL, DOMANI IN AULA PER IL QT

Roma, 9 GIU. “Il Ministro Lollobrigida rinunci al suo disegno di legge sulla caccia che, da quanto è stato anticipato, si pone in evidente conflitto con le norme costituzionali e comunitarie. Chiediamo inoltre l’apertura di un confronto con le associazioni ambientaliste e animaliste”. E’ quando afferma la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella la quale annuncia che domani il ministro dell’Agricoltura durante il question time rispondere alla interrogazione di AVS. “Abbiamo molto preoccupazione”, dice Zanella, “perché lo scorso 26 maggio Lollobrigida ha riconosciuto l’esistenza della bozza pur definendola non definitiva. Non solo il mondo ambientalista e animalista ma anche quello scientifico hanno espresso sorpresa e sdegno per un progetto che consegnerebbe totalmente la fauna selvatica e le aree naturali alle pratiche di caccia. Il testo anticipato da organi di informazione stravolgerebbe la legge n. 157/1992 che regola la protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio. Estensione massiccia di periodi, aree, gare e orari di caccia, ampliamento delle specie da utilizzare come esche da richiamo vive, prevedendo addirittura la riapertura dei roccoli; caccia consentita anche nelle aree demaniali protette, gare di caccia con cani verrebbero escluse dall’esercizio venatorio, cosicché potrebbero essere effettuate anche nei periodi di migrazione prenunziale e di nidificazione e negli orari notturni. Inoltre, quel testo cancellerebbe ogni limite alle autorizzazioni regionali per la costruzione di nuovi appostamenti fissi di caccia, il parere vincolante dell’ISPRA e consentirebbe, tra l’altro, la licenza di caccia ai cittadini di paesi esteri senza alcuna formazione preventiva sulle regole italiane. Uno scenario da incubo per la fauna, l’ecosistema e per la sicurezza delle persone, considerando che si potrebbe cacciare anche in aree demaniali frequentate per finalità ricreative o escursionistiche”, conclude Zanella.