“Un cerbiatto rimane gravemente ferito a Visome da una falciatrice che gli recide 3 arti e muore dopo atroci sofferenze prima dell’arrivo del veterinario. Chi lo ha soccorso non avrebbe ricevuto alcuna risposta dal numero di emergenza o indicazioni utili sul CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) che, seppur previsto, non è ancora ufficialmente operativo nel Bellunese. Quanto avvenuto non è un fatto isolato e la morte atroce del povero cerbiatto ha suscitato diffuso sgomento.
La delibera di Giunta regionale n. 501 del 6 maggio 2024 ha stabilito lo schema di accordo tra Regione del Veneto, Provincia di Belluno e Agenzia Veneta per l’Innovazione nel settore primario per la realizzazione e la gestione di un CRAS nella provincia bellunese verso il quale sono già stati erogati i primi 50.000 euro così come risulta da un mio accesso agli atti.
Con la delibera della giunta regionale n.500 del 6 maggio 2024 è stata stanziata la somma complessiva di € 1.100.000,00 a titolo di concorso nella spesa sostenuta dai Centri di recupero della fauna selvatica del Veneto per il triennio 2024-2026.
Per questo ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale, rivolgendomi alla Giunta, per sapere se il Cras di Belluno sia realmente attivo e quanti animali abbia preso a carico fino a oggi.
Quello dei CRAS è un tema che ritengo fondamentale nella gestione della fauna selvatica. Ogni anno, in sede di bilancio, propongo la destinazione di maggiori fondi ai CRAS veneti, ma gli emendamenti vengono sistematicamente bocciati. Trovo abominevole che degli animali selvatici debbano agonizzare per ore, spesso incidentati a bordo strada, senza riceve un minimo di soccorso, con soccorritori esasperati perché nessuno interviene. Mentre le risorse per le iniziative venatorie sembrano non mancare mai.” Lo dichiara il Consigliere regionale di Europa Verde, Andrea Zanoni.