Venezia, 16 luglio 2025 – Martedì 22 e mercoledì 23 luglio il Consiglio regionale del Veneto discuterà e voterà il Progetto di legge n. 313 sui richiami vivi, una proposta che rappresenta una vera e propria sanatoria per la detenzione illegale di uccelli selvatici. Europa Verde è pronta a dare battaglia in aula con 75 emendamenti, ai quali si aggiungono altri 12 emendamenti delle opposizioni, tutti volti a contrastare e migliorare un testo che rischia di legalizzare atti di bracconaggio.
“Questo progetto di legge – dichiara il consigliere regionale Andrea Zanoni (Europa Verde) – è un regalo ai bracconieri: consente di regolarizzare uccelli catturati illegalmente con una semplice autocertificazione e l’apposizione di un anello identificativo. È come voler rendere legittima un’auto rubata solo perché le si è messa una targa. È un insulto alla legalità, alla biodiversità e alla nostra Costituzione, che all’articolo 9 tutela anche gli animali.”
Zanoni sottolinea come il Veneto sia già tristemente noto per l’alto numero di reati contro la fauna selvatica: “Questa norma peggiorerebbe ulteriormente la situazione, rendendo più difficile distinguere tra richiami legali e illegali. Ho partecipato a oltre 150 processi contro il bracconaggio come guardia venatoria volontaria del WWF: so bene cosa significhi combattere chi depreda la natura e la gravità del traffico di uccelli predati da piccoli nei nidi, catturati con le reti e il vischio per poi essere usati come richiami vivi. Questo PDL è un colpo basso a chi difende l’ambiente e la legalità.”
“Abbiamo ottenuto un parere tecnico-scientifico da ISPRA – prosegue Zanoni – che conferma tutte le nostre preoccupazioni: la norma non ha alcuna base tecnica, ostacolerebbe i controlli e favorirebbe la regolarizzazione di uccelli catturati illegalmente. È grave che la Giunta e la Commissione Agricoltura e Caccia non abbia nemmeno richiesto questo parere, come invece avrebbe potuto e dovuto fare.”
“Martedì e mercoledì – conclude Zanoni – porteremo in aula una manovra emendativa forte e determinata. Non permetteremo che il Consiglio regionale approvi norme che legalizzano atti di bracconaggio come la cattura e la detenzione a vita di uccelli in piccole e luride gabbie. Chi ama la natura e rispetta la legge non può restare in silenzio.”