“L’acqua è importantissima e anche la sua gestione. Serve un cambio di rotta!”

“Dubbi sul piano investimenti in opere dell’ente gestore dell’acqua a Vicenza, sostanzialmente ridotti di quasi 10 mln nonostante l’emergenza idrica, la siccità ed i fondi nazionali ed europei per intervenire con progetti per tutelare la garanzia delle acque a uso potabile ed il riuso delle acque reflue. Serve un cambio di rotta“ Così, la consigliera regionale di Europa Verde critica gli investimenti di ViAcqua previsti nel bilancio.

“Dopo le elezioni la nuova amministrazione dovrà cambiare il piano degli investimenti. Ho seguito in regione l’emergenza della contaminazione del fiume Bacchiglione, del sottodimensionamento dei depuratori, del rischio sanitario dei Pfas e del caso emerso sulla costruzione del nuovo acquedotto che attraversa Vicenza per portare acqua priva di Pfas all’area rossa vicentina. Tutti casi in cui il pubblico c’ha messo del suo per rallentare i lavori, anziché agevolarli: prima fermando nel settembre 2021 i bandi per la risoluzione del problema fognario di vicenza e del collegamento acquedottistico verso fonti senza Pfas per l’area più inquinata, poi, dopo quasi 2 anni, riprendonolo in parte, spezzettato e parziale. Nella logica della semplificazione e della velocizzazione per le emergenze, vediamo qui si è creato l’ “Ucas”, Ufficio Complicazioni Affari Semplici! A parte l’ironia, qui parliamo di emergenza sanitaria e sociale, la progettazione e l’esecuzione di soluzioni avrebbe dovuto avere priorità su tutto visto che i fondi erano già disponibili nel 2021, senza aspettare o addirittura giustificare con la guerra e il conseguente aumento dei prezzi, successivo, una scelta di sospensione che ha rallentato opere strategiche per la prevenzione di inquinamenti”.

“Inoltre – continua la consigliera – vedere investimenti e strategie uguali a quelle del 2018 fa pensare che le nuove esigenze, quali siccità, emergenze sanitaire o qualità dell’acqua, non siano minimamente considerate, quando si potrebbe fare molto di più per i cittadini.

Non per niente mancano addirittura investimenti nelle aree dell’alta pianura vicentina, zone preziosissime per Vicenza e la garanzia delle acque di falda usate, poi, anche per la distribuzione acquedottistica.

Dopodomani le elezioni, la nuova amministrazione dovrà avere un’attenzione maggiore per garantire i giusti investimenti in base alle esigenze di sicurezza dei cittadini: per estendere le condotte prive di Pfas, innovare i sistemi di depurazione, correggere i buchi della rete fognaria, sostenere processi di riuso e risparmio delle acque, nonchè di conservazione delle acque piovane, visto che il Veneto ne trattiene solo il 4%. E per questo chi gestisce il servizio acquedottistico e fognario pubblico, non può che investire radicalmente nella gestione complessiva delle acque, coordinando con gli altri enti.”

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