Pista da bob- Guarda (EV): “Dichiarazioni errate di Zaia”.

“Dalle dichiarazioni a proposito delle procedure di aggiudicazione per la realizzazione della pista da bob a Cortina, andate deserte e prive di offerenti per la seconda volta, capiamo che finalmente Zaia sta cominciando a capire che qualcosa non torna. Ma a non tornare sono anche i suoi numeri e la lettura delle responsabilità:

Anzitutto il costo di noleggio della pista di Innsbruck, compresi servizi tecnici e attrezzature per test e gare, è stato calcolato in 12,5 milioni, non 17 come da lui riportato, cosa che saprebbe se avesse interloquire con gli Austriaci quando nel 2020 il CIO gli scriveva di non costruire una nuova pista ma usarne una esistente e funzionante.

Ma, soprattutto, la causa del flop non è tanto il mercato dell’edilizia saturo di lavori e commesse, la complessità dell’opera che di per sé restringe la platea dei possibili offerenti, quanto i ritardi accumulati dalla regione, 2 anni e mezzo, nell’avviso degli studi ed i balletti per trovare le risorse economiche, dopo aver smentito la dichiarazione da cui tutto ebbe inizio: “la pista da bob la paga la regione”.

Così la consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde, che prosegue affermando che:

“La verità, a dispetto delle giustificazioni tentate da Zaia, è che il progetto non solo è totalmente insostenibile dal punto di vista ambientale e antieconomico riguardo ai successivi costi di manutenzione che ricadranno sugli enti locali, ma è del tutto fuori dalla logistica e dal mercato anche per le aziende. D’altronde, se Zaia, e non lo Stato, non avesse perso tre anni, dal 2018 al 2021, per realizzare gli studi di fattibilità, avrebbe avuto tutto il tempo necessario per permettere alle imprese di realizzare un’opera faraonica nell’ideazione, sovradimensionata e costosa rispetto alle esigenze della disciplina sportiva implicata, e assolutamente non voluta dal territorio, che ne ha più volte urlato l’insostenibilità. Questioni più volte da me sollevate in Consiglio regionale, senza tuttavia scalfire minimamente la convinzione di Zaia che la pista andava fatta e andava fatta a Cortina. Oggi, alla luce delle recenti dichiarazioni, possiamo tirare un sospiro di sollievo: anche Zaia nutre ormai dei dubbi. Ma è lui che ha la responsabilità politica di correggere il tiro ed evitare il flop, dato che è stato primo promotore della pista da bob a Cortina senza aver mai interloquito con i cittadini.

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