“L’8 giugno 2025-afferma il consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde)- scadrà il Memorandum d’intesa siglato nel 2005 tra l’Italia e Israele sulla cooperazione militare e della difesa. Se non revocato entro quella data, l’accordo sarà automaticamente rinnovato, vincolando il nostro Paese a un’intesa che oggi appare inaccettabile sotto il profilo politico, giuridico e morale.
Esprimo la mia piena adesione all’appello lanciato da PeaceLink e alla diffida formale presentata da dieci giuristi italiani al Governo, affinché l’Italia si dissoci da un’intesa che rischia di configurarsi come complicità in crimini internazionali.
Il memorandum prevede ampie forme di cooperazione: import/export di armamenti, addestramento, esercitazioni militari congiunte, ricerca e produzione di tecnologie belliche. Una rete opaca, in parte coperta da segreto militare, che priva i cittadini italiani del diritto all’informazione e del controllo democratico su scelte gravissime.
Nel frattempo, organizzazioni indipendenti come Amnesty International, Human Rights Watch e la stessa Corte Penale Internazionale hanno denunciato crimini di guerra e crimini contro l’umanità perpetrati da Israele nella Striscia di Gaza: bombardamenti indiscriminati, assedi umanitari, violazioni sistematiche del diritto internazionale umanitario. La Corte dell’Aja indaga su un possibile genocidio. Sono in corso mandati di arresto internazionali verso il Primo Ministro Netanyahu e l’ex Ministro della Difesa Gallant.
In questo scenario, rinnovare l’accordo militare con Israele significherebbe schierarsi dalla parte sbagliata della Storia.
Invito tutte le cittadine e i cittadini a mobilitarsi, contattando i Parlamentari affinché intervengano subito per impedire il rinnovo automatico.
Pretendiamo trasparenza e rispetto per la Costituzione, dove l’articolo 11 recita “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”.