Roma, 1 GIU. “Ho presentato una proposta di legge per vietare l’accesso ai minori di 16 anni ai social media, in quanto minano il rispetto della loro dignità e ne compromettono il benessere fisico e mentale, costituendo un problema di salute pubblica“. Così la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella prima firmataria di una proposta di legge che “prende spunto dalla cronaca di tutti i giorni. Tristissimo l’ultimo caso di un bimbo ricoverato per astinenza da smartphone. I dati esistenti, forniti da Istat, Istituto superiore di sanità e Polizia postale, testimoniano che in Italia quasi un bambino su tre, tra i 6 e i 10 anni (il 32,6%) usa lo smartphone tutti i giorni, una tendenza in costante aumento negli ultimi anni, mentre il 62,3% dei preadolescenti (11-13 anni), dunque tre su cinque, ha almeno un account social, spesso più di uno e questo nonostante la legge preveda che siano necessari i 14 anni, 13 con l’autorizzazione dei genitori per l’accesso. Il problema è che i minori che utilizzano i social sviluppano comportamenti asociali, non controllano il tempo, non dominano le paure che vi si annidano, subiscono pornografia che impone modelli di maschi violenti, o il cyberbullismo. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia, questo ormai è un problema per moltissime ragazzine e ragazzini, per le loro famiglie, è un problema sociale. Intanto affrontiamolo ponendo dei limiti”, conclude Zanella.